Surprise!

ATTENZIONE! Questo articolo è stato pubblicato il 9 Maggio 2006 e alcuni riferimenti potrebbero non funzionare.

Oggi guardavamo un DVD del concerto di Paul Simon e Art Garfunkel del 1982, a New York.

Bei tempi…

Incuriosito, vado a vedere se Paul Simon ha più pubblicato qualcosa, ebbene apro la sua pagina: http://www.paulsimon.com e cosa leggo?

Oggi, proprio oggi 9 maggio 2006 esce il suo ultimo album! Wow! Strano, vero?

Autore: Daniele

Ho insegnato matematica e scienze alle medie a Genova, Addis Abeba e Barcellona. Mi piace scovare giochi didattici dedicati alla matematica. Io e Luvi abbiamo viaggiato in Europa, India, Tibet, Nepal, Cina, Australia, Indonesia, Birmania, Tailandia, Sri Lanka, Perù, Messico, Guatemala, Belize, Etiopia, Marocco, Egitto, Congo, Ruanda, Mali, Costa d'Avorio, Togo, Ghana e qualche altro posto. Mi trovi su Instagram

3 pensieri riguardo “Surprise!”

  1. A proposito di Paul Simon oltre agli intramontabili classici (e la versione di Joan Baez di the boxer non niente male) suggerisco un disco più recente (si fa per dire!) cioè Graceland

  2. Ebbene si, rivedere e riascoltare certe canzoni ti riporta indietro nel tempo, fa piacere però sentire l’attualità di Paul Simon.

    Hai visto il sito? Ci sono tutti i testi e persino alcuni pezzi completi del suo nuovo album.

    esattamente: lie-la-lie-la un ritornello che non si dimentica facilmente, io ci ho imparato l’inglese a furia di ascoltare quel brano e gli altri del duo, ricordo un’estate ad un campo di lavoro, la sveglia per noi erano proprio le note di “the boxer”, lie-la-lie-la

  3. Questa è una surprise anche per me! O come si dice un tuffo al cuore! Sono andato a riprendermi il vecchio vinile del ’70..quello con e che dire poi di ..I am jiust a poor boy… e il ritornello ….Lie-la-lie… col bang secco…ragazzi non voglio fare il nostalgico scimunito, ma se vi piace la bella musica e ne avete tanta nella vostra testa e nel vostro cuore, immagino… se vi manca questa, mettetela nella lista; e se volete avere un ulteriore piccolo elemento percettivo di cosa son stati gli anni settanta, anche queste semplici canzoni-poesie funzionano….ciao a tutti voi “dreamers”
    inguaribili
    matteo

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