“La scelta di Zapatero di nominare 9 ministre donna suscita reazioni machiste.”
Questo il titolo del quotidiano di Barcellona El Periodico che ospita oggi in prima pagina una immagine di Milo Manara.
Il geniale e famoso disegnatore italiano è ospite in questi giorni qui a Barça per partecipare al salone del fumetto.
Ieri sera l’abbiamo incontrato alla Casa degli Italiani dove ha ripercorso la sua carriera in una conversazione informale.
Numerosi gli aneddoti delle sue collaborazioni con artisti come Fellini, Enzo Biagi e il suo grande amico Hugo Pratt.
- Altre informazioni (in spagnolo):
- El dibujante Milo Manara aceptò el reto de pintar la actualidad para EL PERIODICO
- La prensa britànica destaca el glamur del nuevo gabinete de las ‘Zapettes’
- La designaciòn de los altos cargos diluye la paridad
- La cùpula judicial catalana es femenina
- Las mujeres han triplicado su presencia en el mercado laboral
- Berlusconi sopesa nombrar ministra del Gobierno italiano a una modelo
- Chacòn acapara la atenciòn de la prensa internacional
- EDITORIAL: Nueve ministras que marcan el futuro
- FOTOGALERIA: Manara crea la portada
elena,
sono d’accordo con te quando dici che una donna non dovrebbe comportarsi da maschio per farsi valere. Non condivido la tua generalizzazione che vorrebbe classificare le donne come tutte coraggiose e di grande forza morale. Semplicemente non è vero.
Le donne sono solo, banalmente, diverse dagli uomini ed è proprio per questo che dovrebbero essere più presenti in politica e in tutti i posti chiave della società.
Ciao, Daniele
a parte i miei gusti personali su milo manara, che non mi pare affatto abbastanza lontano dal maschilismo da poterlo criticare (visto che le sue donne sono altrettanti stereotipi, fatti su misura per il “consumo” maschile) mi pare che questa “metafora della guerra femminile” sia abbastanza banale e di scarsa coerenza.
ma perchè c’è sempre l’idea di fondo che una donna, per avere una minima importanza in questa società schifosa, debba attuare un comportamento maschile e quindi adeguarsi a rinnegare
sua vera natura, imporsi un ruolo che non è il suo? se la nostra civiltà fosse tale le donne sarebbero riconosciute per le loro peculiarità, che sono diverse da quelle degli uomini. quello che gli uomini spesso non capiscono è che la nostra forza dipende dal fatto che, indipendentemente dall’avere o non avere figli, pancioni gravidi sbattuti in faccia o meno, siamo TUTTE madri, nel DNA. è per questo che siamo dotate di grande sensibilità, empatia, creatività, coraggio, e dunque grande forza morale, che la natura stessa ci ha donato per superare le difficoltà, proteggere chi si ama e educare, mediare, mettere d’accordo. non sono queste espressamente virtù della politica?