Mingoville: inglese per ragazzi, gratuito da Microsoft

ATTENZIONE! Questo articolo è stato pubblicato il 13 Febbraio 2010 e alcuni riferimenti potrebbero non funzionare.

Una nuova risorsa gratuita segnalata dal sito Apprendere in rete della Microsoft, rivolta a “kids” dai 6 anni in su.

mingo

Mingoville è l’ambiente e-learning divertente, gratuito e colorato con lezioni d’inglese complete in materia di ortografia, grammatica, lettura e persino pronuncia. Rendi l’apprendimento divertente con esercizi, canzoni e giochi per insegnare l’inglese ai bambini.

Mingoville funziona per qualsiasi studente, indipendentemente dal fatto che egli impari meglio con la pratica (l’interazione tramite giochi), visivamente (associando immagini alle parole scritte) o con metodi uditivi (ad esempio tramite canzoni inglesi o con la pronuncia inglese). I personaggi variopinti coinvolgono gli studenti, consentendo ai bambini di imparare l’inglese facendo pratica, tramite un modello di edutainment e-learning.
Vengono proposti strumenti di apprendimento virtuali che aiutano i bambini a imparare l’inglese in modo più efficace, tra cui il My Book, un “quaderno” in cui gli studenti possono salvare le loro attività e gli insegnanti possono annotare requisiti di programma e lo Showroom, un luogo in cui gli studenti possono presentare il loro migliore lavoro.
Per saperne di più
visita il sito e registrati subito gratuitamente!
Scarica la Teachers’guide

Mingoville.com – English for Kids. Approved by Teachers.

Autore: Daniele

Ho insegnato matematica e scienze alle medie a Genova, Addis Abeba e Barcellona. Mi piace scovare giochi didattici dedicati alla matematica. Io e Luvi abbiamo viaggiato in Europa, India, Tibet, Nepal, Cina, Australia, Indonesia, Birmania, Tailandia, Sri Lanka, Perù, Messico, Guatemala, Belize, Etiopia, Marocco, Egitto, Congo, Ruanda, Mali, Costa d'Avorio, Togo, Ghana e qualche altro posto. Mi trovi su Instagram

Un commento su “Mingoville: inglese per ragazzi, gratuito da Microsoft”

  1. Avete notato il nuovo pulsante “ascolta”? La voce è davvero naturale, simile a quella del navigatore. Cosa ne pensate?
    Ciao, Daniele

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