Intervista a Bertrand Russell

ATTENZIONE! Questo articolo è stato pubblicato il 22 Febbraio 2011 e alcuni riferimenti potrebbero non funzionare.

Ogni tanto è utile "salire sulle spalle dei giganti" per lanciare uno sguardo oltre il nostro orizzonte quotidiano.

Oggi ho riascoltato un’intervista a Lord Bertrand Russell, celebre filosofo, logico e matematico scomparso 40 anni fa.

Ho voluto tradurre l’ultima parte, il suo "messaggio ai posteri". (L’intervista completa è qui)

Qui sotto trovate la trascrizione e il filmato con i sottotitoli.


Trascrizione in italiano:

Un’ultima domanda. Supponiamo, Lord Russell, che questo filmato

venga vista dai nostri discendenti,

come i manoscritti del Mar Morto, tra un migliaio di anni.

Cosa pensa varrebbe la pena dire a questa generazione futura

riguardo alla vita che lei ha vissuto e alle lezioni che lei ha appreso da essa?

Mi piacerebbe dire due cose, una intellettuale ed una morale.

Quella intellettuale che vorrei dire loro è questa:

Quando stai studiando un qualunque argomento, o considerando una filosofia,

chiedi a te stesso soltanto: "Quali sono i fatti?

Qual è la verità che sostengono?"

Non lasciarti mai sviare né da ciò che vorresti credere,

né da ciò che potesse produrre vantaggi sociali se fosse creduto.

Ma osserva solo ed unicamente quali sono i fatti.

Questa è il messaggio intellettuale che vorrei dire.

Il messaggio morale che vorrei dire loro, è molto semplice.

L’amore è saggio, l’odio è folle.

In questo mondo, che sta diventando via via più interconnesso,

dobbiamo apprendere a tollerarci l’un l’altro,

dobbiamo apprendere ad accettare il fatto che qualcuno

dirà cose che a noi non piacciono.

Possiamo vivere insieme solo in quel modo,

Se vogliamo vivere insieme e non morire insieme,

dobbiamo imparare una qualche forma di carità e di tolleranza,

che sono assolutamente vitali per la sopravvivenza

della vita umana su questo pianeta.

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