Pubblicità non troppo occulta sui libri di testo

ATTENZIONE! Questo articolo è stato pubblicato il 12 Ottobre 2012 e alcuni riferimenti potrebbero non funzionare.

L’Associazione Italiana degli Editori (A.I.E.) ha recentemente aggiornato il proprio “CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE DEL SETTORE EDITORIALE EDUCATIVO”.

In particolare gli Editori aderenti si impegnano ad evitare ogni forma di messaggio pubblicitario.

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IX)  Pubblicità commerciale.
42.
L’editore si impegna a non inserire messaggi pubblicitari, né espliciti né redazionali, nei libri e negli altri strumenti didattici di adozione.
43.
Sono tuttavia ammessi i messaggi relativi a campagne di pubblica utilità, a libri o ausili didattici multimediali complementari al testo o a libri parascolastici.
44.
Nei casi in cui l’esemplificazione di messaggi pubblicitari sia necessaria a fini didattici (per  esempio  nei  capitoli  sul  linguaggio  della  pubblicità  nei  testi  di  italiano  e  sulla grafica  pubblicitaria  nei  testi  di  disegno  e  istruzione  artistica)  l’editore  si  impegna  a scegliere  esempi  di  pubblicità  adatti  all’età  dello  studente  e  comunque  che  non stimolino consumi giovanili.

Ma il genitore Andrea Losi di Carpi segnala sul Blog di Beppe Grillo la presenza, per niente occulta, di messaggi pubblicitari.

Suggeriamo di inviare una email a:  edizioniatlas@edatlas.it con questo testo: “Non intendiamo pagare per dei libri di testo che contengono pubblicità, né occulta né esplicita.”

Cliccando qui si aprirà il vostro programma di posta con il messaggio già pronto per l’invio.

Ogni commento è molto gradito, scrivici!