Archivi tag: animazione

Esempio di selezione naturale

La Selezione Naturale: L’Esempio della Falena

In natura, all’interno di una stessa specie, esistono forme diverse tra gli individui. Un esempio sono le falene, farfalle notturne che possono avere un colore chiaro o scuro. Di giorno, queste falene si posano sui tronchi degli alberi di betulla, che sono generalmente chiari, e le falene dal colore chiaro si mimetizzano meglio, riuscendo così a sfuggire ai predatori come gli uccelli.

selez

Durante il XIX secolo, con l’industrializzazione, le città si riempirono di fabbriche che, con il fumo, scurirono i tronchi delle betulle. Su questi tronchi scuri, le falene chiare erano più visibili e quindi venivano cacciate e mangiate più facilmente, mentre le falene scure riuscivano a nascondersi meglio. Col passare delle generazioni, quindi, le falene scure divennero più numerose di quelle chiare perché avevano maggiori probabilità di sopravvivere e riprodursi.

Questo è un esempio di selezione naturale, un processo in cui l’ambiente “favorisce” gli individui meglio adattati. In questo caso, fu l’inquinamento causato dall’uomo a cambiare l’ambiente, portando un vantaggio alle falene scure.


Obiettivi di apprendimento

  • Capire come i cambiamenti nell’ambiente influenzano quali individui sopravvivono meglio.
  • Conoscere come le attività umane possono influire sulla biodiversità (cioè la varietà di forme di vita).
  • Introdurre il concetto di diversità genetica e selezione naturale.

Approfondimento

In una specie, come quella delle falene, tutti gli individui hanno lo stesso tipo di geni, che determinano caratteristiche come il colore. Tuttavia, possono esistere versioni diverse di questi geni (chiamate alleli), che danno origine a variazioni, ad esempio falene chiare o scure.

Questa diversità genetica è una parte importante della biodiversità, ma può essere modificata da alcuni meccanismi:

  • Deriva genetica: è un processo casuale in cui la frequenza degli alleli cambia col tempo. Questo fenomeno è più evidente nelle popolazioni piccole o isolate, dove alcuni alleli possono sparire del tutto, riducendo la biodiversità. Questo capita spesso su piccole isole, dove animali e piante si trovano isolati dalle altre popolazioni.
  • Selezione naturale: al contrario della deriva genetica, la selezione naturale non è casuale, ma premia gli alleli che offrono un vantaggio. Un esempio è il mimetismo delle falene scure sui tronchi scuri. Gli individui che hanno il colore più adatto all’ambiente riescono a sopravvivere meglio e quindi a riprodursi di più, trasmettendo il loro colore alla generazione successiva. Al contrario, gli alleli meno vantaggiosi diventano meno frequenti nella popolazione.

Darwin e la Selezione Naturale

L’idea della selezione naturale fu studiata dallo scienziato Charles Darwin durante il suo viaggio alle Isole Galápagos, nel 1835. Qui osservò come i fringuelli, un tipo di uccello, avessero becchi diversi a seconda dell’isola su cui vivevano e del tipo di cibo disponibile. La forma del becco si era adattata per sopravvivere meglio all’ambiente di ciascuna isola.

Come nascono nuove specie

La selezione naturale e la deriva genetica possono contribuire alla formazione di nuove specie. Se due gruppi di una stessa specie vivono separati per molto tempo, le differenze genetiche possono diventare così grandi da non permettere più loro di riprodursi tra loro. Quando questo succede, si considerano due specie diverse.


Questo è un esempio di come l’ambiente e l’evoluzione creano e trasformano la varietà di vita sulla Terra.

Caratteri genetici legati al cromosoma X

Agli inizi del 1900, il genetista Thomas Hunt Morgan portò a termine ricerche fondamentali sui caratteri genetici legati a particolari cromosomi.

In tal modo confermò e approfondì i lavori iniziati da Gregor Mendel.

Una breve animazione spiega chiaramente come alcuni caratteri siano legati al cromosoma maschile X.

image

Il protagonista di queste ricerche è il comune moscerino della frutta (Drosophila melanogaster), quello che vediamo svolazzare in cucina quando dimentichiamo un grappolo d’uva o un altro frutto maturo.