Funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa

A breve i colleghi si riuniranno in Collegio per deliberare, fra l’altro, la definizione e l’assegnazione delle Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.)

Riportiamo qui l’articolo 33 del vigente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.

Ricordate che, anche se a volte i Dirigenti Scolastici cercano di evitare ogni alleggerimento dell’orario di insegnamento, la frase “non possono comportare esoneri totali dall’insegnamentonon impedisce in alcun modo un esonero parziale.

ART.33 –   FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
1. Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per la realizzazione e la gestione del piano dell’offerta formativa dell’istituto e per la realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola. Le risorse utilizzabili, per le funzioni strumentali, a livello di ciascuna istituzione scolastica, sono quelle complessivamente spettanti  sulla base dell’applicazione dell’art. 37 del CCNI del 31.08.99 e sono annualmente assegnate dal MPI.
2. Tali funzioni strumentali sono identificate con delibera del collegio dei docenti in coerenza con il piano dell’offerta formativa che, contestualmente, ne definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari. Le stesse non possono comportare esoneri totali dall’insegnamento e i relativi compensi sono definiti dalla contrattazione d’istituto.
3. Le scuole invieranno tempestivamente al Direttore generale regionale competente schede informative aggiornate in ordine alla quantità e alla tipologia degli incarichi conferiti, e ciò allo scopo di effettuarne il monitoraggio.

4. Le istituzioni scolastiche possono, nel caso in cui non attivino le funzioni strumentali nell’anno di assegnazione delle relative risorse, utilizzare le stesse nell’anno scolastico successivo.

Aumenti agli insegnanti, come? Semplice: tagliando posti di lavoro!

Il neo ministro alla Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini ha promesso più soldi agli insegnanti, ma se le risorse non ci sono l’unico modo per attuate questa promessa è lasciare invariato il numeratore e diminuire il denominatore.
In altri termini basta ridurre il numero dei docenti e i pochi rimasti, forse, avranno uno stipendio più sostanzioso.
Quindi speriamo di non essere fra quelli che verranno tagliati fuori.

 

Gelmini: “Più soldi agli insegnanti,
Merito e più attenzione alle private”

Basta scontri politici a scuola. No tolleranza per i bulli, riforme solo se necessarie
Le 3 “I” diventano 4 con l’italiano. E nel discorso cita anche Gramsci

da: Repubblica, 10 giugno 2008

150 mila posti in meno in 3 anni
“Un colpo alla scuola pubblica”

Il governo vuole recuperare otto miliardi, cura shock
“Vogliono tornare al maestro unico nella primaria”

da: Repubblica, 24 giugno 2008

Leggi gli articoli citati.

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