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Un terzo degli studenti italiani va male in matematica

Alcuni quotidiani hanno riportato la notizia. Siamo andati a leggere le fonti.

Nonostante un miglioramento generale delle prestazioni in materia di istruzione e formazione dell’UE, i progressi sono ancora troppo lenti, il che significa che la maggior parte della riforma obiettivi fissati per il 2010 non sarà raggiunto.

Questa è la principale conclusione della relazione della Commissione “I progressi verso gli obiettivi di Lisbona nell’istruzione e nella formazione – Indicatori e parametri di riferimento 2009”.

Questa relazione annuale, preparata dagli scienziati del Centro IPSC per la Ricerca sulla formazione permanente (CRELL), illustra i progressi compiuti negli Stati membri secondo i cinque indicatori fondamentali in materia di istruzione e formazione per il 2010.

Nonostante alcuni progressi siano stati realizzati, quattro dei cinque parametri di riferimento 2010 per l’istruzione e la formazione non sono stati raggiunti.

Solo il punto di riferimento per l’aumento del numero dei laureati in matematica, scienze e tecnologia è stato raggiunto.

Tre parametri di riferimento non sono stati raggiunti, nonostante i progressi compiuti:

  1. la partecipazione degli adulti all’apprendimento permanente,
  2. la riduzione della quota di abbandoni scolastici,
  3. l’aumento del numero di giovani che completano l’istruzione secondaria superiore.

Il quinto punto di riferimento è addirittura peggiorato dal 2000: le prestazioni nella capacità di lettura dei quindicenni.

• Il lato positivo: in materia di istruzione il numero di bambini molto piccoli è aumentato, così come la partecipazione complessiva in materia di istruzione iniziale e il livello di istruzione dei cittadini dell’Unione europea in generale. Il numero di adulti in età lavorativa (età superiore ai 25 – 64), con basso livello d’istruzione è diminuito di oltre un milione di euro all’anno dal 2000. Tuttavia, questo rappresenta ancora un numero assai elevato: 77 milioni di adulti, o vicino al 30% per l’UE di adulti con basso livello di istruzione.

• Altri settori in cui i progressi sono stati realizzati comprendono l’apprendimento delle lingue nelle scuole e la mobilità degli studenti dell’istruzione terziaria, che è aumentato di oltre il 50% dal 2000.

Unendo le competenze in materia di economia, econometria, l’educazione, le scienze sociali e le statistiche, gli scienziati CRELL ampiamente contribuito alla relazione sullo stato di avanzamento, in particolare, fornendo l’analisi statistica degli indicatori e parametri di riferimento.

L’uso degli indicatori è essenziale per consentire ai paesi europei per valutare le loro prestazioni in relazione agli altri e monitorare i loro progressi verso gli obiettivi di Lisbona. Le attività di ricerca condotte in questo settore in CRELL mira a sviluppare indicatori per monitorare e valutare la qualità dei sistemi di istruzione e formazione in Europa, quantificare i risultati del mercato del lavoro associato con l’accumulazione di capitale umano, affrontando il problema di efficienza dei sistemi scolastici.

25 Nov, 2009


Fonti: Progress report towards the Lisbon Objectives in Education and Training – Indicators and Benchmarks 2009

Ed ecco infine un dettaglio focalizzato sul nostro Paese.

Nel 2008, quasi il 33% degli studenti hanno raggiunto risultati modesti in matematica, contro una media europea del 24%.

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Fonte: http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc1951_en.htm

Circa il 33% degli studenti italiani va male in matematica – LASTAMPA.it

WorldWideMaps, collegare le menti


Maps

Il progetto WWMAPS organizza relazioni di scambio culturale e costruzione di strutture  di conoscenza tra studenti di paesi lontani geograficamente e nella lingua.

Le difficoltà di comunicazione e la distanza sono entrambe risolvibili attraverso l’uso di mappe concettuali, realizzate con un adatto software e condivise in un ambiente di rete. Il software e l’ambiente di rete sono entrambi forniti da CmapTools, un programma gratuito molto facile da usare.

Le mappe concettuali sono formate da proposizioni elementari (soggetto – predicato – complemento) la cui struttura rimane invariata al cambiare della lingua. Inoltre esse fanno economia di concetti e termini che, nelle mappe bilingue, possono rimanere associati negli stessi nodi. Per queste ragioni è molto più facile tradurre fedelmente una mappa che un testo con lo stesso significato.

Questa foto rappresenta bambini palestinesi che dipingono il muro dell’apartheid a Mas’ha. Il loro slogan è: “crediamo alle differenze senza divisioni”. Anche loro hanno partecipato a questo progetto.

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Oltre a ciò le mappe concettuali sono uno strumento valido e “trasparente”, in mano agli studenti, per assimilare nuove conoscenze in modo da integrarle con la struttura cognitiva preesistente.

Gli studenti distanti interagiscono tra loro divertendosi, assistiti dai propri educatori e dai tutor del progetto, confrontando e/o editando a turno risorse comuni condivise (mappe concettuali, immagini, audiovisivi, pagine web, testi ecc.).

L’interazione e la reciprocità culturale e cognitiva fanno sì che le conoscenze si arricchiscano di pari passo alle rappresentazioni, più di quanto potrebbe avvenire lavorando in classe, oltre a facilitare l’apprendimento di una nuova lingua.

Dalla pagina “Partecipa al progetto” si possono scaricare pacchetti di istruzioni con le informazioni minime, utili anche per chi fosse completamente digiuno di mappe concettuali, e una guida con suggerimenti più dettagliati sulle possibili forme di collaborazione.

Clicca qui per un video che illustra il progetto.

Fonte: http://www.2wmaps.com