Da ieri, 28 luglio, sul sito www.invalsi.it sono disponibili gli esiti delle rilevazioni INVALSI compiute su un campione di oltre 40.000 studenti per ogni classe oggetto di rilevazione.
I primi risultati delle rilevazioni del 2011 in parte confermano quanto già emerso nelle rilevazioni precedenti, ma non mancano alcuni elementi di novità.
Più nel dettaglio, nelle prove di italiano i ragazzi mostrano maggiore facilità nel rispondere alle domande dei testi narrativi rispetto a quelle dei testi espositivi e argomentativi. Dall’analisi dei risultati emergono sia elementi positivi, come la corretta interpretazione da parte degli studenti di una voce di dizionario, sia aspetti negativi come l’errato utilizzo della punteggiatura e dei tempi verbali.
Nelle prove di matematica gli studenti incontrano difficoltà maggiori nei quesiti che fanno riferimento a contenuti di geometria o dell’ambito denominato relazioni e funzioni.
Nella scuola del primo ciclo si riscontra, come dato positivo, una sensibile riduzione delle omissioni alle risposte, anche nei quesiti dove esse sono in genere più frequenti, ossia le domande aperte in cui si richiede agli allievi di motivare o argomentare una risposta.
Nella scuola secondaria superiore, invece, si nota ancora una tendenza a saltare le domande a risposta aperta, contraddicendo quindi l’ipotesi di quanti ritengono che siano le domande a risposta chiusa a sfavorire gli studenti perché meno usate nella nostra scuola.
Infine, risultati positivi emergono per la scuola del secondo ciclo, nelle risposte ai quesiti che richiedono competenze chiave sviluppate nel primo ciclo ma che solitamente non sono riprese in modo esplicito durante il biennio superiore.
Emergono inoltre alcune differenze significative tra ragazzi e ragazze. Migliori i primi in Matematica, le seconde in Italiano.
A tal proposito le tavole II.I.21a. e II.I.21b. mostrano che i risultati migliori conseguiti a livello nazionale dalle ragazze nella prova di Italiano (+3,4%) rispetto ai coetanei di sesso maschile sono tali da rendere significativa la differenza tra i due gruppi, così come il vantaggio in matematica (+3,0%) dei ragazzi è significativo in senso propriamente statistico.