L’Esploratore di Dati Pubblici della Google (Google Public Data Explorer) rende le informazioni statistiche facili da visualizzare, analizzare e condividere.
I grafici prendono vita e si evolvono nel tempo, i cambiamenti dei parametri economici, geografici e demografici sono molto più semplici da comprender e confrontare.
Non è necessario essere esperti per comprendere a colpo d’occhio le immagini animate e colorate realizzate automaticamente da Google a partire da fonti aggiornate e autorevoli come la World Bank.
Google sta arricchendo il proprio database giorno per giorno, le animazioni per ora scorrono tra il 1960 e il 2008 con la possibilità di zoomare su periodi più ristetti.
Osservate ad esempio come sono cambiati nel tempo questi parametri, l’aspettativa di vita e il tasso di fertilità. Abbiamo evidenziato le tre Nazioni emergenti: Brasile, Cina e India. Nel 1960 gli abitanti dell’India vivevano, mediamente, fino a poco oltre i 40 anni e le donne procreavano una media di 6 figli.
Guardate come si muovono queste bolle colorate verso il basso (meno figli) e verso destra (più anni di vita) e prestate attenzione alla velocità di questi cambiamenti.
Arthur Benjamin è un matematico – intrattenitore famoso in America per le sue conferenze sulla “matemagica”.
In questo filmato di 6 minuti propone un nuovo approccio alla matematica, più vicino alle esigenze dell’era digitale e alla vita di tutti i giorni.
Questa breve conferenza è ospitata dal sito TED, una associazione senza scopo di lucro dedicata alla diffusione delle Idee. Nata nel 1984, vuole unire tre mondi: Technology, Entertainment, Design e da allora la sua fama si è diffusa anche grazie alla presenza di ottime traduzioni e sottotitoli in circa 40 lingue.
Testo: Ora, se il presidente Obama mi invitasse a diventare il prossimo Zar della matematica, avrei una proposta che penso migliorerebbe di molto l’insegnamento della matematica in questo Paese. E sarebbe facile da mettere in pratica e poco costosa.
Il programma di matematica che abbiamo ora è basato su fondamenta di aritmetica ed algebra. E tutto quello che impariamo in seguito va verso una sola materia. Al vertice di questa piramide, c’è l’analisi matematica. E sono qui per dire che penso che quella sia la cima sbagliata per la piramide… che la cima corretta — che tutti i nostri studenti, ogni studente diplomato dovrebbe conoscere — dovrebbe essere la statistica: il calcolo delle probabilità e la statistica. (Applausi)
Voglio dire, non fraintendetemi; l’analisi è una materia importante. E’ uno dei grandi prodotti della mente umana. Le leggi della natura sono scritte nel linguaggio dell’analisi. E ogni studente che studi matematica, scienze, ingegneria, economia, dovrebbe sicuramente imparare l’analisi prima della fine del primo anno di college. Ma sono qui per dire, come docente universitario di matematica, che molte poche persone usano l’analisi matematica in modo consapevole e significativo, nella loro vita di tutti i giorni. Dall’altra parte, la statistica — e’ una materia che potrebbe e dovrebbe, essere usata quotidianamente. Giusto? E’ rischio. E’ premio. E’ casualità. E’ capire i dati.
Penso che se i nostri studenti, se i nostri studenti delle superiori — se tutti i cittadini americani — conoscessero la probabilità e la statistica, non ci troveremmo nel pasticcio economico in cui ci troviamo oggi. Non solo — grazie — non solo questo… [ma] se insegnata in modo opportuno, può essere molto divertente. Voglio dire, il calcolo delle probabilità e la statistica sono la matematica dei giochi e del gioco d’azzardo. Sono analizzare i trends. Sono predire il futuro. Guardate, il mondo è cambiato da analogico a digitale. Ed è ora che il nostro programma di matematica cambi da analogico a digitale. Dalla più classica matematica del continuo, alla più moderna matematica discreta. La matematica dell’incertezza, della casualità, dei dati — della probabilità e della statistica.
Riassumendo, piuttosto che i nostri studenti imparino i concetti dell’analisi, penso che sarebbe molto più importante che tutti loro sapessero cosa “due deviazioni standard dalla media” significhino. Ed è quello che io intendo (in media). Grazie mille. (Applausi)