In questa carrellata affascinante come un romanzo sulla storia del genere umano, che dopo avergli fruttato il Premio Pulitzer nel 1998 è stata accolta con enorme successo anche dal pubblico italiano, Diamond ci mette in guardia da pericolosi pavoneggiamenti «occidentali»: se si può parlare di una nostra superiorità culturale, essa deve consistere solo nella coscienza che la natura non determina alcuna superiorità. Attraverso un percorso narrativo agile e assai gradevole, il saggista americano arriva a dimostrare che le diversità culturali affondano le loro radici in diversità geografiche, ecologiche e territoriali sostanzialmente legate al caso. Armato di quest’idea si lancia allora in un appassionante giro del mondo, alla ricerca di esempi con cui illustrare e verificare le sue teorie. Un tour de force storico-culturale condotto con sorprendente maestria.
Armi, acciaio e malattie
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ATTENZIONE! Questo articolo è stato pubblicato il 18 Aprile 2006 e alcuni riferimenti potrebbero non funzionare.