La crosta terrestre non è mai ferma. Per renderci conto visivamente di come le placche tettoniche siano in continuo movimento le une rispetto alle altre possiamo utilizzare questa interessante applicazione sviluppata in Adobe Air (una recente creazione multipiattaforma della software house creatrice del famoso formato pdf).
QuakeShakes carica i dati dal sito del U.S. Geological Survey a sua volta collegato ad una estesa rete di sensori sismici sparsi per il globo.
Vedere il planisfero punteggiato da cerchi concentrici che indicano le attività telluriche delle ultime 24 ore o dell’ultima settimana è decisamente impressionante.
Fortunatamente la maggior parte dei movimenti sismici sono inferiori alla magnitudo 3 della scala Richter.
Uno strumento didattico molto efficace perché consente di evidenziare i confini tra le placche tettoniche, gli hot spot e quindi verificare quali sono le zone dove più frequenti sono i terremoti.