Archivi tag: ecologia

Il mondo dopo il coronavirus

Proprio in questi giorni di confinamento forzato sono riuscito a completare la lettura di tre libri che avevo messo da parte tempo fa.

Sono libri che mi avevano incuriosito e, adesso che li ho letti, mi hanno arricchito ed entusiasmato per la semplicità e profondità con cui trattano temi universali di storia, futuro e umanità in generale.

Sto parlando di:

tutti scritti da Yuval Noah Harari

Harari1Harari2Harari3

 

 

 

 

 

Ebbene lo scorso venerdì, sul Financial Times, Harari ha pubblicato un articolo che ho voluto provare a tradurre in Italiano.

Naturalmente vi consiglio di leggerlo tutto fino all’ultima riga, ma vi anticipo alcune frasi significative:

Questa tempesta passerà. Ma le scelte che facciamo ora potrebbero cambiare la nostra vita per gli anni a venire.

…Se le aziende e i governi iniziano a raccogliere i nostri dati biometrici in massa, possono conoscerci molto meglio di quanto conosciamo noi stessi e quindi non solo possono predire i nostri sentimenti, ma anche manipolare i nostri sentimenti e venderci tutto ciò che vogliono – sia esso un prodotto o un politico…

…Le persone devono fidarsi della scienza, fidarsi delle autorità pubbliche e fidarsi dei media…

…Dovremmo sicuramente utilizzare anche le nuove tecnologie, ma queste tecnologie dovrebbero dare potere ai cittadini. Sono tutti a favore del monitoraggio della temperatura corporea e della pressione sanguigna, ma quei dati non dovrebbero essere usati per creare un governo onnipotente…

…L’epidemia di coronavirus è quindi un importante test di cittadinanza. Nei giorni a venire, ognuno di noi dovrebbe scegliere di fidarsi dei dati scientifici e degli esperti sanitari su teorie della cospirazione infondate e politici egoisti. Se non riusciamo a fare la scelta giusta, potremmo ritrovarci a rinunciare alle nostre più preziose libertà, pensando che questo sia l’unico modo per salvaguardare la nostra salute…

…L’umanità ha bisogno di fare una scelta. Percorreremo la via della disunione o adotteremo la strada della solidarietà globale? Se scegliamo la disunione, ciò non solo prolungherà la crisi, ma probabilmente porterà a catastrofi ancora peggiori in futuro. Se scegliamo la solidarietà globale, sarà una vittoria non solo contro il coronavirus, ma contro tutte le future epidemie e crisi che potrebbero assalire l’umanità nel 21° secolo…

Scaricate l’articolo completo tradotto in Italiano (circa 6 pagine).

 

Come evitare lo spreco alimentare

Ogni anno circa un terzo di tutto il cibo che viene prodotto nel mondo viene sprecato: si parla di 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti che, invece di finire dove dovrebbero, ovvero nei nostri piatti, vengono buttati in pattumiera.

Naturalmente gli sprechi maggiori avvengono nei Paesi industrializzati dove la produzione di cibo supera spesso la domanda.

sprechi_perdite_procapite

Come vedete dal grafico Europa e Nord America hanno una parte consistente di cibo sprecato dai consumatori, cioè da noi stessi.

Nell’Africa subsahariana invece le perdite di cibo sono quasi tutte causate da carenze nei trasporti o negli stoccaggi delle derrate, significa che un abitante del Mali o del Togo difficilmente getta via un alimento.

Ma come possiamo ridurre la parte del grafico colorata di marrone (Consumatori) ?

Per provare a cambiare le nostre cattive abitudini, vi segnaliamo alcuni siti ed opuscoli che ci guidano in un percorso di consapevolezza:

1) Last Minute Market è una società spin-off dell’Università di Bologna nata nel 1998 come attività di ricerca. Contribuisce alla riduzione dello spreco in tutte le sue forme, previene e riduce i rifiuti attraverso la valorizzazione dei beni invenduti con effetti positivi dal punto di vista ambientale, sociale, economico e nutrizionale.

2) Il nostro spreco quotidiano è un opuscolo, preparato dall’Associazione internazionale Slow Food in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

3) Lo spreco alimentare: cause, impatti e proposte a cura del Barilla center for food & nutrition.

4) I Food Share, una piattaforma on line che permette la condivisione del cibo in eccedenza. Chiunque può donare prodotti agroalimentari e metterli in condivisione per evitarne lo spreco. Possono aderire cittadini, grande distribuzione, piccoli esercenti, panificatori e aziende agricole.

5) Dieci iniziative contro lo spreco di cibo provenienti da tutto il mondo

5) Un servizio presentato da Piero Angela nel suo programma SuperQuark: “Siete proprio convinti di saper fare la spesa? Lo sapete che più del 30% del cibo che compriamo finisce nella spazzatura senza essere consumato?